Visualizzazione post con etichetta istat. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta istat. Mostra tutti i post

domenica 10 maggio 2020

La mortalità nei Comuni italiani e in Bassa Romagna durante l'emergenza Corona virus

Recentemente ISTAT ha rilasciato i primi dati 2020 sulla mortalità nei Comuni italiani, cioè i dati da 'anagrafe' dei decessi. E' stato un dato molto atteso perché si sapeva avrebbe fornito una  prima visione abbastanza 'certa' degli effetti avuti dalla diffusione dell'epidemia  ; un tassello in più per capirne l'impatto e per capire se le assunzioni fatte sull'entità del contagio a livello territoriale erano corrette.
Infatti questi dati sono stati integrati nel rapporto dell' Istituto superiore di sanità e collegati a quelli di diffusione dell'epidemia al fine di dare una prima descrizione accurata del fenomeno. E' una lettura che consiglio , e che serve per capire la visualizzazione dei dati che ho creato.

A me interessava avere una visione di insieme dell' incremento di mortalità nei Comuni ma anche la possibilità di potere entrare nel dettaglio di ogni territorio , per tutti i Comuni per i quali il dato è disponibile (circa il 90%) , cosa che non sono riuscito a trovare in giro.
I dati che ho preso in considerazione sono quelli di variazione % di mortalità nel periodo Marzo Aprile 2020 confrontato con lo stesso periodo degli anni 2015-2019 (per alcuni comuni il periodo di rilevazione è 01/03 - 15/04, per altri solo 01/03 - 31/03)
Per questo ho generato una mappa esplorabile a livello territoriale e una 'classifica' dei Comuni per evidenziare quali sono quelli dove l'incremento è stato maggiore. 

L'istogramma , mostra una classifica dei Comuni per variazione % di mortalità , si nota subito che i Comuni della provincia di Bergamo (in blu) sono in testa , ma in generale molte province lombarde e del nord Italia sono ai primi posti. Aumenti di mortalità fino al 3900%. Al di fuori dei focolai più accesi di COVID19 però vi sono zone dove la mortalità è rimasta invariata o addirittura diminuita , quindi la variabilità è molto alta e ha senso esplorare l'istogramma utilizzando i filtri per Regione e per Provincia per avere una visione più chiara (deselzionare 'Tutti' poi selezionare solo la regione o provincia di interesse). Si può inoltre utilizzare il filtro 'Nr. di decessi 2020 nel periodo'  scorrendo a destra lo slider dallo 0 per escludere dalla visualizzazione i Comuni più piccoli (dove il numero di morti è dell'ordine delle unità o decine) e confrontare così le città più grandi; mettendo per esempio lo slider a 500 si può vedere un aumento di mortalità del 355 % del Comune di Bergamo e una diminuzione del 10% del Comune di Roma.
Una osservazione importante da fare, quando si confrontano queste variazioni di mortalità tra Comuni distanti tra loro, è che il dato considera un periodo temporale 'limitato' e che intercetta in punti diversi la curva epidemica per ciascun Comune, perché ovviamente l'epidemia non si è diffusa nello stesso momento in modo uguale ovunque.
Scorrendo il mouse sulle barre dell'istogramma si può vedere anche il dettaglio di variazione %  di decessi per sesso, faccio notare che la base di dati ISTAT, in alcuni casi , omette la percentuale di decessi maschili o femminili (per esempio Comune di Grandosso), pur riportando il totale.

Venendo alla mappa essa mostra in verde i Comuni dove la mortalità 2020 è diminuita  e in gradazioni di rosso dove è aumentata. Di nuovo diciamo che le cose salienti a livello nazionale, che sono state evidenziate in mappa già da diverse testate  , sono la mortalità decisamente aumentata nelle aree intorno a Bergamo e nei focolai del lodigiano oltre che la variazione di mortalità bassa al Sud. A mio avviso è interessante anche individuare i focolai rossi isolati in mezzo ad aree perlopiù verdi.  Si notano inoltre i buchi dei Comuni per i quali non è stato rilevato il dato.  
Anche in questo caso ha senso entrare nel dettaglio utilizzando i filtri per regione o per provincia e lo zoom per avere una visualizzazione più chiara e colori più marcati che non risentano della grandissima variabilità a livello nazionale.



Venendo alla Bassa Romagna dopo avere filtrato per la Provincia di Ravenna e zoomato la mappa sul territorio, si osserva che in provincia la mortalità è molto aumentata nel Comune i Solarolo, in Bassa Romagna in particolare Bagnara e Massa Lombarda hanno gli aumenti più significativi, mentre a Cotignola e Sant'Agata la mortalità è diminuita. Manca il dato di Bagnacavallo e Alfonsine. Ecco un estratto della visualizzazione :Variazione mortalità 2020 Ravenna





sabato 10 dicembre 2016

I confini dei Comuni italiani al 01/07/2016

Questo post è una continuazione di questo precedente post del 2014 in cui avevo pubblicato il dataset dei confini comunali aggiornato con le fusioni di Comuni avvenute a quella data.

Da allora ISTAT ha meglio curato la pubblicazione dei confini amministrativi provvedendo a mettere online diversi dataset aggiornati per anno in questa pagina.
I confini più aggiornati sono quelli al 2015, ma essi non tengono conto delle ulteriori fusioni di Comuni avvenute nel corso del 2016. Tutta la storia delle fusioni di Comuni , oltre che di altre variazioni amministrative , è rilevabile nei dataset presenti a questa pagina.

L'elenco più attuale di tutti i Comuni italiani è questo dataset aggiornato al 01/07/2016.
Da tale dataset sono partito,unito ai confini dettagliati dei Comuni al 2015 e al dataset della storia delle fusioni, per produrre il file dei confini comunali aggiornato al 01/07/2016 :

Limiti_20160701_WGS84_UTM32N_CC_BY_SA.zip

Il dataset è reso disponibile tra le risorse dell'associazione OnData , dal gruppo di discussione fb dei Dataninja  è nata l'esigenza di avere questo dato aggiornato.





domenica 13 novembre 2016

Le piste ciclabili della Bassa Romagna in open data

[Questo articolo è stato ripresto su Wind Transparency Forum e su Labsus]

Credo che la presenza diffusa di piste ciclabili adeguatamente segnalate e protette e la loro fruibilità sia un indice importante del benessere sostenibile di un territorio, la presenza poi di open data che descrivano i percorsi ciclabili è un segnale di attenzione al problema e un modo per rendere più 'smart' il territorio.
Nella Bassa Romagna le ciclabili non mancano, mancano però dati aperti che le descrivano e possano essere riutilizzati, ho quindi deciso di creare da me l'archivio open data delle piste ciclabili arricchendo la mappatura su OpenStreetMap .
Mettere a disposizione su OpenStreetMap la rete di ciclabili significa dotare il territorio di un mezzo utile alla mobilità sostenibile e anche al turismo ciclistico in costante crescita. Si pensi per esempio alle applicazioni di navigazione che aiutano ad esplorare il territorio in bici.
Per farlo sono partito dalle poche informazioni presenti sui siti comunali e chiedendo agli URP qualche aiuto, l'informazione più dettagliata risulta questa mappa che risale al 2009 che è stata la base della ricerca, ho poi completato i dati per quanto mi è stato possibile facendo sopralluoghi in bici e in auto; nel giro di un po' di settimane ho terminato la mappatura cercando di essere più dettagliato possibile.
E' utile dire che mi sono limitato alle piste ciclabili segnalate dalla apposita segnaletica verticale, non ho incluso percorsi o itinerari promiscui bici-auto oppure sterrati etc....
Quasi tutte le ciclabili della Bassa Romagna sono promiscue , quindi destinate sia a ciclisti che pedoni, segnalate come segue:

domenica 13 luglio 2014

Le fusioni e i confini dei Comuni italiani 2014

La tendenza è oramai accertata, i Comuni italiani sempre più spesso si uniscono dando vita a Unioni di Comuni o addirittura si fondono in nuove entità comunali. I motivi di questi movimenti sono da ricercare innanzitutto nella necessità di realizzare economie accorpando la gestione dei servizi nonchè nella opportunità di unire realtà troppo piccole permettendo loro di avere sufficiente 'forza' per rispondere ai nuovi bisogni.
Nel solo 2014 sinora ci sono state 24 fusioni di Comuni e altre sono in cantiere, tante quante se ne sono avute dal 1930 al 2013, segno di una chiara strategia 'accorpatrice' (qui le parole del presidente dell'ANCI Fassino) . Ci sarebbe poi da scrivere un intero post sui nomi dei nuovi Comuni, quasi tutti generati per contatenazione dei nomi dei Comuni componenti (le fusioni non vanno d'accordo con il campanilismo dei nostri paesi, c'è da augurarsi che la cosa non sia ricorsiva , ci troveremmo con nomi kilometrici :) ).

Questa notevole attività di modifica delle entità amministrative si riflette ovviamente anche sui confini comunali, i quali vengono ridisegnati con notevole frequenza. Per chi lavora con i dati geografici risulta quindi difficile rimanere aggiornato, tanto più che l'ISTAT mette a disposizione solo i confini comunali del 2011.
Anche io per elaborare la mappa dei redditi dei Comuni italiani ho dovuto fare un lavoro di corripondenze poichè i dati del MEF sono forniti su basi comunali più aggiornate rispetto ai confini 2011 dell' ISTAT (nei dati del MEF sono presenti già molti comuni fusi che invece risultano ancora separati nei dati ISTAT).

Per ovviare al problema ho creato un dataset che consente di fare la corrispondenza tra i Comuni del 2011 e i Comuni del 2014, in particolare nel dataset c'è la corripondenza tra 2011 e Gennaio 2014 e tra 2011 e Febbraio 2014. Infatti i dati del MEF che ho trattato si riferiscono alla situazione a Gennaio 2014, successivamente però ci sono state ulteriori fusioni di Comuni.
Per mezzo di tale dataset ho poi costruito lo shapefile dei confini dei Comuni italiani a Febbraio 2014, qui rappresentato con una mappa che mostra in colore diverso tutti i Comuni che si sono fusi dal 2011 al 2014/02 (le fusioni sinora coinvolgono solo il Centro-Nord).
Penso che sia il dataset di corrispondenze che lo shapefile possano rivelarsi utili per coloro che operano su dati a livello comunale. Sarebbe auspicabile, vista la tendenza in corso, che l'ISTAT rilasciasse periodicamente un dataset di corrispondenze che tenga conto delle fusioni di Comuni consentendo a tutti di ridisegnare i confini comunali ad una certa data.


sabato 12 aprile 2014

Opendata e elezioni, verso il 25 Maggio

“Coloro che votano non decidono nulla. Coloro che contano i voti decidono tutto”. - J. Stalin

Stalin era di sicuro un grande esperto di elezioni e di diritti negati e sapeva bene quale fosse il valore dei numeri che uscivano dalle urne.
Se i dati delle votazioni non fossero aperti, pienamente disponibili e possibilmente in tempo reale, allora la legittimità del risultato, il diritto di voto , la democrazia sarebbero in pericolo.
Nel corso del tempo si è passati da cartelloni scritti a mano che uscivano quando anche l'ultima sezione elettorale aveva terminato il conteggio ai dati aggiornati in tempo reale e disponibili sul web in modo ufficioso prima che essi facciano l'iter verso il ministero per la validazione definitiva.
L'aspetto che arrichisce ulteriormente tali dati è che siano pubblicati in formato aperto e rielaborabile. Questo consente un controllo diffuso dei risultati e la possibilità di dare diverse letture degli esiti delle elezioni grazie a visualizzazioni e mashup.
Anche nella Bassa Romagna , durante le ultime elezioni politiche, sono stati utilizzati strumenti di pubblicazione in tempo reale dei dati elettorali in formato aperto (qui i risultati di Lugo http://elezioni.comune.lugo.ra.it/client/modules.php). Siccome le elezioni amministrative ed europee del 25 Maggio si avvicinano mi è venuta la curiosità di elaborare tali dati per capire meglio come hanno votato i lughesi per la Camera dei Deputati nel 2013.
Ho quindi preso le sezioni di censimento ISTAT per ottenere una mappa di Lugo con le frazioni, le ho elaborate con QGis per ottenere le circoscrizioni elettorali (ho unito Lugo Est,Ovest,Sud,Nord per semplicità) e portate su Tableau con uno script apposito. Infine ho aggiunto i dati elettorali presi dal sito sopra menzionato.
Ecco il risultato su una mappa interattiva del territorio comunale (link per visualizzare a pagina intera) : la mappa aiuta a capire in quali aree ciascuna coalizione è stata più 'forte', mentre gli istogrammi mostrano la composizione del voto e l'entità del numero dei votanti.