sabato 3 agosto 2013

L'AUSL unica della Romagna

In seguito ai tagli alla spesa pubblica imposti dal governo Monti, da Gennaio 2014 vi sarà una profonda riorganizzazione degli ospedali di Ravenna Faenza e Lugo. I 3 plessi verranno in sostanza 'uniti' funzionalmente e sarà diminuito il numero totale dei posti letto (da 4,6 a 3,7 posti letto x 1000 abitanti).
Qui un articolo in merito : http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/38083/l-ausl-taglia-personale-e-posti-letto3-assunzioni-ogni-10-pensionamenti.html.
Per capirci qualcosa in più ho esplorato un po' l'area Open Data del ministero della salute dove sono presenti alcuni dataset . I dati sono di buona qualità e abbastanza coerenti sebbene il numero di dataset sia scarso.
In ogni modo, a partire dai 2 dataset Posti letto per struttura , Corrispondenza ASL-Comuni ho messo insieme qualche elaborazione grafica.

Il numero di 3,7 posti letto x 1000 abitanti è determinato dal decreto Balduzzi , in tale decreto non vi è menzione di quale sia la ratio che ha portato alla determinazione di tale numero, sarebbe utile saperlo anche perchè non esistono standard internazionali per determinare il fabbisogno ottimale. A questo proposito si può leggere un interessante pubblicazione sul sito dell' Organizzazione Mondiale della Sanità  che evidenzia sia il fatto che il numero di letti non è un indicatore che da solo determina l'efficacia del sistema sanitario  , sia che il fabbisogno di posti letto per abitante è determinato da numerosi fattori legati al territorio e alla demografia (per questo motivo il numero '3,7' uniforme per tutta l'Italia mi suona alquanto approssimativo).
Ecco dunque la mappa dei Comuni italiani 'colorati' per evidenziare ,in gradazioni rosse, le aree con meno di 3,7 letti x 1000 abitanti e in gradazioni verdi le aree con più di 3,7 letti x 1000 abitanti. La mappa è stata creata con Google Fusion Tables ed è esplorabile e cliccabile per capire meglio i dati utilizzati (link per visualizzarla a tutto schermo)

A seguire ecco la mappa degli ospedali utilizzati per il calcolo dei posti letto come dal dataset del Ministero della Salute (link per visualizzarla a tutto schermo) :
Infine ecco un link alla mappa World Bank del numero di posti letto per 1000 abitanti nel mondo

Come ulteriore chiarimento nella interpretazione dei dati ecco la mappa della densità di posti letto per singola AUSL in cui invece dei confini territoriali dei Comuni si vedono i confini territoriali della AUSL (link per visualizzazione a tutta pagina):
 

Infine ecco un esperimento , sempre sugli stessi dati, che prende in considerazione l'ipotesi di una suddivisione amministrativa territoriale alternativa alle regioni e alle province  che prevede 36 dipartimenti (link per visualizzazione a tutta pagina):

Confrontanto le ultime 2 visualizzazioni occorre fare attenzione a non interpretare male a causa del MAUP bias....

5 commenti:

  1. PREZIOSISSIMO, GRAZIE!
    Due sole annotazioni ad integrazione, raccolte da colloqui con dirigenti tecnici della ASL:
    - il parametro dei 3,7 posti letto per mille abitanti si colloca nella fascia inferiore del marginale ritenuto ottimale dalla letterutra scientifica internazionale (qui purtroppo non sono in grado di citare la fonte ufficiale);
    - per il calcolo di numerosi altri parametri -assai significativi nel disegno della riorganizzazione- su scala locale si stanno utilizzando medie più ponderate, e quindi più attinenti alla realtà sociale locale.
    Ancora GRAZIE! Andrea Leggieri

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  2. Grazie per le precisazioni. Sul parametro dei posti letto sarebbe utile avere la fonte. Infatti l'OMS dice "There is no global norm for the density of hospital beds in relation to total population", quindi fermo restando che probabilmente continua a funzionare tutto bene anche con meno posti letto, sarebbe utile capire cosa dice nel merito la 'letteratura'.
    Sugli altri parametri presi in considerazione mi sembra giusto che le peculiarità del territorio vengano pesate, per limitare il più possibile l'effetto dei tagli.

    Ciao!

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  3. Franco, eccellente lavoro.
    Posso permettermi però di fare un'ulteriore suggerimento?
    L'ultima mappa è la più interessante (almeno dal mio punto di vista); con la scala di valori attuali però si perdono moltissime informazioni.
    Se leggo bene i colori, tutte le zone rientrano in due categorie: "3 - 3.7" e "3.7 - 5".
    Fatta questa osservazione, sarebbe MOLTO interessante provare di ridisegnare la mappa con gli 8 colori mappati su 8 intervalli che coprano lo spettro 3 - 5.

    Giulio Cesare

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  4. Grazie Giulio. Ho usato la stessa scala perchè mi interessava che le mappe fossero confrontabili.In effetti l'esercizio di unire le province in dipartimenti e vedere il risultato in densità di posti letto secondo me può essere ingannevole (come ho segnalato nel post). Certamente usare lo spettro di colori in un range + ristretto aiuta a fare altre considerazioni. Mi ci metto

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  5. Franco,

    sono d'accordo che la suddivisione territoriale è un parametro molto sensibile, e che può far cambiare di molto i risultati.
    Quindi diventa molto istruttivo confrontare le mappe fatte con diverse aggregazioni (interessante l'esempio di Reggio Emilia, che cambia decisamente "colore" nelle varie mappe)
    La suddivisione in distretti, essendo stata fatta sulla base dell'effettiva interconnessione dei territori raggruppati, mi pareva molto più significativa delle mere provincie. Anche se poi, all'interno delle singole provincie, rimangono enclavi che in realtà si servono di servizi di altre zone; ma ad un certo punto bisogna pur approssimare. :)

    In sintesi: BRAVISSIMO

    Giulio Cesare

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