L'ultimo rapporto Eurostat sull'utilizzo delle tecnologie ICT in Europa disegna un quadro alquanto sconfortante per l'Italia. Il rapporto intende fotografare la diffusione in diversi ambiti (privati, imprese , PA) dell'uso dei mezzi di comunicazione tecnologici.
Gli indicatori presenti nel rapporto sono molti e tutti più o meno impietosi per l'Italia, un paese dove le conoscenze informatiche , l'uso di internet, l'utilizzo di servizi web crescono a ritmi più lenti rispetto agli altri paesi europei e si attestano su percentuali da serie B.
Mi viene il sospetto che ci sia una correlazione causale tra questi dati sconfortanti e il fatto che l'Italia sia l'unico paese 'importante' europeo ancora in recessione...
I dataset del rapporto sono tutti open (anche se la licenza sul singolo dataset non è chiara, presumo CC-BY) e qundi ho potuto creare una rappresentazione utlizzando ad esempio l'indicatore della percentuale di uso del web per interfacciarsi con la pubblica amministrazione :
Come si nota l'Italia si piazza in fondo alla classifica di questo come di altri indicatori simili e questa è sicuramente una delle cause della scarsa competitività del nostro sisterma.
A mio avviso serve dunque una volontà forte di cambiamento se si desidera invertitre la tendenza e scalare la classifica per affrontare il futuro più serenamente. Questo deve essere fatto a partire dai territori perchè nessuno dall'alto può fornire ricette giuste in questo ambito ancora 'sperimentale'; gli amministratori devono prendere coscienza del lavoro necessario e dare impulso ad un cambiamento di mentalità che passa senza dubbio attraverso il confronto coi cittadini, mettendo in conto inevitabili fallimenti ma tenendo sempre il punto sugli obiettivi.
La Bassa Romagna è un territorio ancora relativamente 'sano' e per questo a mio avviso può intraprendere un percorso in questo senso prima che le situazioni 'emergenziali' abbiano il sopravvento.
Ecco alcuni dei motivi per i quali penso che il nostro territorio dovrebbe intraprendere un percorso di apertura dei dati e di programmazione di una Agenda Digitale (anche se il termine comincia un po' ad annoiarmi...) :
Mi aiuto infine con la retorica di Barack Obama per fare passare un messaggio che condivido pienamente :
Gli indicatori presenti nel rapporto sono molti e tutti più o meno impietosi per l'Italia, un paese dove le conoscenze informatiche , l'uso di internet, l'utilizzo di servizi web crescono a ritmi più lenti rispetto agli altri paesi europei e si attestano su percentuali da serie B.
Mi viene il sospetto che ci sia una correlazione causale tra questi dati sconfortanti e il fatto che l'Italia sia l'unico paese 'importante' europeo ancora in recessione...
I dataset del rapporto sono tutti open (anche se la licenza sul singolo dataset non è chiara, presumo CC-BY) e qundi ho potuto creare una rappresentazione utlizzando ad esempio l'indicatore della percentuale di uso del web per interfacciarsi con la pubblica amministrazione :
Come si nota l'Italia si piazza in fondo alla classifica di questo come di altri indicatori simili e questa è sicuramente una delle cause della scarsa competitività del nostro sisterma.
A mio avviso serve dunque una volontà forte di cambiamento se si desidera invertitre la tendenza e scalare la classifica per affrontare il futuro più serenamente. Questo deve essere fatto a partire dai territori perchè nessuno dall'alto può fornire ricette giuste in questo ambito ancora 'sperimentale'; gli amministratori devono prendere coscienza del lavoro necessario e dare impulso ad un cambiamento di mentalità che passa senza dubbio attraverso il confronto coi cittadini, mettendo in conto inevitabili fallimenti ma tenendo sempre il punto sugli obiettivi.
La Bassa Romagna è un territorio ancora relativamente 'sano' e per questo a mio avviso può intraprendere un percorso in questo senso prima che le situazioni 'emergenziali' abbiano il sopravvento.
Ecco alcuni dei motivi per i quali penso che il nostro territorio dovrebbe intraprendere un percorso di apertura dei dati e di programmazione di una Agenda Digitale (anche se il termine comincia un po' ad annoiarmi...) :
- L'economia della conoscenza avrà un ruolo sempre più predominante e i dati sono i mattoni fondamentali di ogni conoscenza. Un territorio che non espone i propri dati non può attrarre questo tipo di economia.
- La predisposizione di una Agenda Digitale può essere un momento importate per rianalizzare la vocazione del territorio.
- E' presumibile che nel nostro territorio ci saranno sempre più bisogni e sempre meno risorse. Quindi se si vuole mantenere un livello accettabile dei servizi occorre affidarsi anche alle nuove tecnologie per recuperare efficienza.
- Per governare bene un territorio bisogna conoscerlo bene. La mole di dati prodotta dalla PA è il fondamento di questa conoscenza. Occorre raccoglierli, aprirli al dibattito, analizzarli insieme ai cittadini.
- Una Unione dei Comuni è per definizione una 'federazione' di entità. Le nuove tecnologie possono essere utili per tenere insieme queste entità e garantire comuque servizi efficaci .
Mi aiuto infine con la retorica di Barack Obama per fare passare un messaggio che condivido pienamente :