domenica 23 febbraio 2014

Il variegato mondo degli opendatari a Bologna per ODD14



Ieri in occasione dell'International Open Data Day ci si è trovati a Bologna per parlare di open data. E' stato un incontro interessante e ricco di spunti, dal quale mi sembra ci si sia congedati con molta conoscenza in più. Un accrescimento di conoscenza che è una diretta conseguenza, come faceva notare l'organizzatore Andrea Nelson Mauro, della varietà di figure che ruotano intorno al fenomeno dei dati aperti. In attesa che gli open data possano divenire veramente una infrastruttura di innovazione economica e sociale essi già costituiscono un mezzo di contaminazione di competenze e conoscenze. All'incontro di ieri c'erano civil servants che parlavano di ontologie, informatici che si interrogavano sul diritto amministrativo, giuristi che approcciavano database, giornalisti alle prese con dataset, attivisti civici e sociali che mostrvano geodati. Ecco allora una breve sintesi,seguendo il programma della giornata, dello scambio di conoscenza che abbiamo potuto mettere in pratica ieri.


Open Data: Benvenuti in Romagna 
In apertura ho presentato una fotografia della diffusione degli open data in Romagna partendo dal 'censimento' delle iniziative delle singole amministrazioni comunali romagnole e facendone una mappa , che spero a breve si potrà ulteriormente colorare di verde ma aumentano anche la qualità di quanto già fatto :

open data in romagna 2014
A seguire Paola Palmieri , responsabile dei sistemi informativi del Comune di Ravenna ha ufficialmente presentato in anteprima per l'Open Data Day il neonato portale open data di Ravenna e il concorso di idee per valorizzare i dati finora pubblicati. Il lavoro fatto da Ravenna sui dati aperti merita una menzione di merito anche e soprattutto perchè è il frutto di un percorso partecipato, che auspico non si fermi qui, che ha coinvolto cittadini , imprese e civic hackers confrontatisi per realizzare insieme l'agenda digitale cittadina.

Sempre sull'esperienza ravennate Michele Martoni del CIRSFID ha approfondito il processo di liberazione dei dati compiuto dal Comune disegnando in modo assai efficace i passi che a mio avviso potrebbero diventare uno standard da prendere a riferimento per tutte le ammnistrazioni che intendano fare open data. 

In ultimo Guido Sitta di Geographics è entrato nel dettaglio tecnologico dei geodati aperti di Ravenna e delle problematiche che sorgono nel trattare dati geografici del secondo comune più esteso d'Italia.


Open Data nei piccoli comuni: il caso di Anzola
Patrizia Saggini responsabile innovazione del Comune di Anzola (BO) ci ha mostrato come anche in un Comune di poche migliaia di abitanti e con budget limitato si possa fare open data. Questo grazie alla volontà di innovare che dovrebbe spingere ogni funzionario pubblico ad aprirsi al mondo della tecnologia e alle reti sociali per cogliere tutte le opportunità di miglioramento e di contaminazione di cui la PA ha bisogno.

Aziende Women Friendly: una questione (e un questionario) di genere
Linda Serra e Pina Agozzino hanno presentano un'iniziativa di raccolta di dati che possa offrire una visione delle aziende women friendly sul territorio , all'interno di un progetto (Work Wide Women) che intende creare una rete sociale di donne escluse dal mondo del lavoro ma che possano scambiarsi competenze,accrescere skills, e cogliere opportunità di reinserimento. In bocca al lupo!

Open data ambientali
Susanna Ferrari  ci ha parlato dell'esperienza del Comune di Reggio Emilia in tema di accountability ambientale veicolata da dati aperti. Il progetto della città emiliana, che è un punto di riferimento su questo tema, intende aprire quei dati che consentono alla collettività di capire gli impatti ambientali delle politiche delle amministrazioni su  gestione dei rifiuti, difesa del verde urbano, mobilità, utilizzo del suolo pubblico, risorse energetiche. Credo che questi siano temi che diverranno sempre più cruciali nell'amministrazione di una città e che necessitino di una apertura sempre più ampia delle informazioni , per arrivare ad uno standard aperto di Bilancio Ambientale.

Il progetto Carta Geografica Unica della Provincia di Ferrara
Paola Rossi di ANCI Emilia Romagna ha introdotto il progetto della CGU della Provincia di Ferrara, una cartografia completa e molto ricca di layer che copre l'intero territorio provinciale. 

Che succede a Bologna
Pina Civitella ICT manager area applicativa del Comune e Michele D'Alena digital communication strategist del Comune ci hanno raccontato le novità in programma a Bologna a  partire dal raduno Spaghetti Open Data (28, 29, 30 marzo 2014). In particolare hanno disegnato i prossimi passi della strategia del Comune di Bologna che , avendo ormai una solida presenza di dataset sul proprio portale open data, intende avviare un processo di coprogettazione con attivisti civici e cittadinanza per valorizzare ulteriormente il patrimonio informativo reso disponibile. 

Un dataset del dopoguerra
Mara Cinquepalmi  giornalista e attivista open data ci ha mostrato come da un set di dati d'antan (scritti a macchina su carta...) del 1946  può nascere un progetto a metà strada tra il reportage, la ricerca d'archivio e il datajournalism. Via del mare racconta è un esempio di story telling che usa gli strumenti di oggi per capire meglio la storia di ieri.

Regione Emilia-Romagna: HOMER, “Hack4MED”
Marcello Crosara Regione Emilia-Romagna ci ha presentato l’hackathon Hack4MED che sarà organizzato il 17 maggio a Venezia nell’ambito del progetto comunitario HOMER (Harmonising Open data in the Mediterranean). Una maratona di hacking sui dati aperti della pubblica amministrazione organizzata dalla Regione Veneto e supportata anche dalla Regione Emilia-Romagna. Penso che l'incentivazione di queste occasioni di hacking, anche a scapito di qualche evento  puramente 'convegnistico', sia la strada da percorrere se si vuole valorizzare il patrimonio informativo pubblico.

Linked open data per i beni culturali
Alessandro Zucchini  direttore Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna , ci ha presentato il progetto di apertura dei dati archivistici  e dei beni culturali e naturalistici che ha avviato la Regione. In particolare il progetto ReLoad intende creare un linguaggio ed una ontologia comune al più grande numero possible di archivi nazionali per favorire l'interoperabilità e l'aggregazione delle risorse basandosi sulle tecnologie del web semantico.

mercoledì 12 febbraio 2014

Un tutorial per l'installazione di CKAN

Il lavoro che potete vedere in questo post è nato dalla collaborazione con http://lavorocoidati.blogspot.it (che ha fatto il grosso :) ).
I bisogni fondamentali per una comunità che vuol fare opendata sono senza dubbio quello di potere condividere i dati, dal punto di vista del produttore, e quello di avere a disposizione i dati, dal punto di vista del consumatore, a prescindere dal fatto che produttore e consumatore potrebbero essere anche lo stesso soggetto.

La risposta tecnologica a questi bisogni sono i Data Portal ovvero ambienti condivisi ove sia possibile: 
  • pubblicare Datasets in diversi formati e con appropriate licenze d'uso.
  • organizzarli per tematica, territorialità, ente produttore, etc.
  • ricercarli per tematica, territorialità, ente produttore, parole chiave, etc.
  • visualizzarli con gli strumenti del portale.
  • utilizzare i dati direttamente (mediante download o API per sviluppatori), manipolarli e renderli disponibili in altre forme (ovviamente senza un'alterazione dell'origine).
Nella comunità open source CKAN è attualmente tra i principali Data Portal di riferimento e si descrive da sè nel sottotitolo che riporto qui sotto.
"CKAN is a powerful data management system that makes data accessible – by providing tools to streamline publishing, sharing, finding and using data. CKAN is aimed at data publishers (national and regional governments, companies and organizations) wanting to make their data open and available."
CKAN è attualmente utilizzato come portale open data di numerosi governi tra i quali USA (http://www.data.gov/), UK (http://data.gov.uk/), Brasile (http://dados.gov.br/), Germania (https://www.govdata.de/) ,Italia (http://www.dati.gov.it) e amministrazioni locali come ad esempio Berlino (http://daten.berlin.de/), Helsinki (http://www.hri.fi/fi/), Trentino (http://dati.trentino.it/), Roma (http://www.opendata.provincia.roma.it/).
Abbiamo quindi pensato fosse utile e stimolante creare una istanza di CKAN (accessibile qui : http://www.ingmazzotti.it:5000/) e pubblicare un tutorial in italiano per la sua installazione su ambiente non Linux (CentOS 6.5 per la precisione).

sabato 1 febbraio 2014

Perchè anche la Bassa Romagna dovrebbe aprire i dati e dotarsi di una Agenda Digitale

L'ultimo rapporto Eurostat sull'utilizzo delle tecnologie ICT in Europa disegna un quadro alquanto sconfortante per l'Italia.  Il rapporto intende fotografare la diffusione in diversi ambiti (privati, imprese , PA) dell'uso dei mezzi di comunicazione tecnologici.

Gli indicatori presenti nel rapporto sono molti e tutti più o meno impietosi per l'Italia, un paese dove le conoscenze informatiche , l'uso di internet, l'utilizzo di servizi web crescono a ritmi più lenti rispetto agli altri paesi europei e si attestano su percentuali da serie B.
Mi viene il sospetto che ci sia una correlazione causale tra questi dati sconfortanti e il fatto che l'Italia sia l'unico paese 'importante' europeo ancora in recessione...

I dataset del rapporto sono tutti open (anche se la licenza sul singolo dataset non è chiara, presumo CC-BY) e qundi ho potuto creare una rappresentazione utlizzando ad esempio l'indicatore della percentuale di uso del web per interfacciarsi con la pubblica amministrazione :








Come si nota l'Italia si piazza in fondo alla classifica di questo come di altri indicatori simili e questa è sicuramente una delle cause della scarsa competitività del nostro sisterma.
A mio avviso serve dunque una volontà forte di cambiamento se si desidera invertitre la tendenza e scalare la classifica per affrontare il futuro più serenamente. Questo deve essere fatto a partire dai territori perchè nessuno dall'alto può fornire ricette giuste in questo ambito ancora 'sperimentale'; gli amministratori devono prendere coscienza del lavoro necessario e dare impulso ad un cambiamento di mentalità che passa senza dubbio attraverso il confronto coi cittadini, mettendo in conto inevitabili fallimenti ma tenendo sempre il punto sugli obiettivi.
La Bassa Romagna è un territorio ancora relativamente 'sano' e per questo a mio avviso può intraprendere un percorso in questo senso prima che le situazioni 'emergenziali' abbiano il sopravvento.
Ecco alcuni dei motivi per i quali penso che il nostro territorio dovrebbe intraprendere un percorso di apertura dei dati e di programmazione di una Agenda Digitale (anche se il termine comincia un po' ad annoiarmi...) :
  • L'economia della conoscenza avrà un ruolo sempre più predominante e i dati sono i mattoni fondamentali di ogni conoscenza. Un territorio che non espone i propri dati non può attrarre questo tipo di economia.
  • La predisposizione di una Agenda Digitale può essere un momento importate per rianalizzare la vocazione del territorio.
  • E' presumibile che nel nostro territorio ci saranno sempre più bisogni e sempre meno risorse. Quindi se si vuole mantenere un livello accettabile dei servizi occorre affidarsi anche alle nuove tecnologie per recuperare efficienza.
  • Per governare bene un territorio bisogna conoscerlo bene. La mole di dati prodotta dalla PA è il fondamento di questa conoscenza. Occorre raccoglierli, aprirli al dibattito, analizzarli insieme ai cittadini.
  • Una Unione dei Comuni è per definizione una 'federazione' di entità. Le nuove tecnologie possono essere utili per tenere insieme queste entità e garantire comuque servizi efficaci .

Mi aiuto infine con la retorica di Barack Obama per fare passare un messaggio che condivido pienamente :

domenica 26 gennaio 2014

Il piano triennale degli investimenti a Lugo

La sezione trasparenza del Comune di Lugo contiene nell'area bilanci, oltre ai rendiconti economici anche il piano degli investimenti che il Comune intende fare nel triennio (qui c'è un ulteriore dettaglio).
Si tratta dell'usuale file PDF che non invoglia molto alla lettura ma che contiene informazioni importanti per un cittadino che voglia seguire le scelte di investimento che l'amministrazione compie con le risorse pubbliche.
Nel documento vengono elencati i singoli interventi di investimento sul territorio per il triennio 2013-2015, per ciascun intervento vi sono le seguenti informazioni :
- Descrizione dell'intervento
- Centro di costo (cioè se è un intervento che riguarda viabilità, scuole, monumenti, etcc...)
- Modalità di finanziamento (cioè da dove vengono presi i soldi per eseguire l'intervento)
- Importo dell intervento 2013 (quanto si prevede di spendere per l'anno 2013)
- Importo dell intervento 2014 (quanto si prevede di spendere per l'anno 2014)
- Importo dell intervento 2015 (quanto si prevede di spendere per l'anno 2015)
- Importo totale del triennio (la somma dei 3 numeri precedenti)

La lettura del file PDF non aiuta a capire in quali aree della città si concentrano gli interventi ne le loro entità relative, cioè quali sono i più importanti economicamente ,ne tantomeno quali sono le forme privilegiate di finanziamento che il Comune sceglie per trovare le risorse (in totale gli investimenti previsti del triennio ammontatno a circa 14 Milioni di Euro).

Per rendere le cose un po più chiare ho estratto i dati dal PDF per renderli in formato open creando un dataset scaricabile liberamente qui.

Con questo dataset ho generato un grafico di tipo 'Sankey' che mostra sulla sinistra le fonti di finanziamento del Comune e sulla destra gli interventi di investimento , mostrando tra l'altro il flusso di denaro che per tutto il triennio, va dalle risorse agli interventi (per visualizzare gli importi in Euro basta passare sopra al grafico con mouse).
Questo grafico ci fa subito capire che il Comune trova i soldi per  i lavori del triennio principalmente vendendo immobili di sua proprietà (alienazione fabbricati), ricevendo denaro da Hera (trasferimento da privati), e cedendo oneri di urbanizzazione.
Sulla parte destra del grafico si notano investimenti importanti per la viabilità di Voltana (finanziati da Hera), la ristrutturazione del Pavaglione (finanziata un po' da Fondazione e un po' da alienazioni), la viabilità Lugo Sud (finanziata dalle ferrovie).
In generale le valutazioni che si possono fare sono svariate e comunque tutte possibli grazie al fatto che ho reso i dati 'liberi' di essere elaborati e visualizzati. Se i dati fossero rilasciati sempre in questa modalità si potrebbe per esempio verificare la serie 'storica' degli investimenti e ricavarne una connotazione dell'agire politico dell'amministrazione negli anni oppure si potrebbero confrontare spese previste e consuntive per i singoli interventi e informarsi sul perchè si è speso di più o di meno per eseguire una certa ristrutturazione.

trasferimento da privati - HERA → Trasferimento alla Provincia di Ravenna per la nuova circonvallazione di Voltana 1,500,000trasferimento da privati - FFSS → Progetto Lugo sud seconda fase 1,000,000trasferimento da privati - HERA → Lavori di sistemazione della nuova circonvallazione di Voltana via Traversagno 1,000,000alienazioni terreni → Manutenzione strade e rsitrutturazione strade e marciapiedi comunali 735,000oneri di urbanizzazione → Contributo in conto rata recupero abitativo 690,000alienazioni fabbricati → spostamento farmacia viale brozzi 680,000alienazioni fabbricati → Pavaglione sistemazione facciate esterne ed interne 600,000trasferimento da privati - FONDAZIONE → Pavaglione sistemazione facciate esterne ed interne 600,000alienazioni fabbricati → Realizzazione circondario Lugo Ovest 500,000alienazioni fabbricati → Manutenzione e restauro palazzo malerbi 500,000oneri di urbanizzazione → Manutenzione e restauro palazzo malerbi 500,000oneri di urbanizzazione → Lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale 423,000alienazione titoli → Lavori di sistemazione della nuova circonvallazione di Voltana via Traversagno 400,000avanzo → Restauro piscina 400,000trasferimento regionale → Restauro piscina 400,000oneri di urbanizzazione → Lavori di restauro e recupero della Rocca mura 322,500alienazione titoli → Restauro monumento Baracca 300,000alienazioni fabbricati → Adeguamento scuola elementare san bernardino 300,000alienazioni terreni → Sotto passo ciclopedonale Lugo Ovest 300,000alienazioni fabbricati → Lavori di ristrutturazione scuola media Baracca 250,000alienazioni fabbricati → Lavori di ristrutturazione scuola media Gherardi 250,000alienazioni fabbricati → Manutenzione strade e rsitrutturazione strade e marciapiedi comunali 230,000alienazioni fabbricati → Ristrutturazione e arredo delle piazze nel centro storico 200,000avanzo LIBERO → Lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale 199,942alienazioni fabbricati → Realizzazione Palestre del Palazzetto 190,000oneri di urbanizzazione → Manutenzione strade e ristrutturazione strade e marciapiedi comunali 190,000proventi cimiteriali → Manutenzione cimiteri di città e del forese 180,000alienazioni fabbricati → Lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale 177,000oneri di urbanizzazione → Restituzione costi di costruzione 135,000monetizzazioni → Manutenzione strade e rsitrutturazione strade e marciapiedi comunali 120,000alienazioni terreni → Realizzazione Palestre del Palazzetto 110,000alienazioni fabbricati → Lavori di adeguamento scuola materna san bernardino 100,000alienazioni terreni → Interventi di manutenzione pr l'illuminazione pubblica 100,000alienazioni terreni → Lavori di restauro e recupero ali museo baracca 100,000monetizzazioni → Parco del Loto 100,000oneri di urbanizzazione → Spese per la segnaletica verticale e orrizontale 100,000oneri di urbanizzazione → Trasferiment alla provincia per progettazione nuova san vitale 100,000oneri di urbanizzazione → Quota dovuta alle confessioni religiose 90,000proventi cimiteriali → Restituzione rinunce loculi 90,000oneri di urbanizzazione → Messa in sicurezza edifici comunali - presidi sicurezza 50,000alienazione titoli → Realizzazione Palestre del Palazzetto 37,434trasferimento da privati - HERA → Acquisti e arredi e attrezzature per le consulte 25,000monetizzazione opere di laminazione → Risezione fossi di scolo 15,000oneri di urbanizzazione → Acquisti e arredi e attrezzature per le consulte 10,000oneri di urbanizzazione → Acquisto arredi e attrezzature per il servizio del provveditorato 5,000avanzo → Lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale 58alienazione titoli 737,434alienazione titoliLavori di sistemazione della nuova circonvallazione di Voltana via Traversagno 1,400,000Lavori di sistemazione della nuova circonvallazione di Voltana via TraversagnoRestauro monumento Baracca 300,000Restauro monumento BaraccaRealizzazione Palestre del Palazzetto 337,434Realizzazione Palestre del Palazzettoalienazioni fabbricati 3,977,000alienazioni fabbricatiManutenzione strade e rsitrutturazione strade e marciapiedi comunali 1,085,000Manutenzione strade e rsitrutturazione strade e marciapiedi comunaliRealizzazione circondario Lugo Ovest 500,000Realizzazione circondario Lugo OvestRistrutturazione e arredo delle piazze nel centro storico 200,000Ristrutturazione e arredo delle piazze nel centro storicoLavori di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale 800,000Lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio comunalePavaglione sistemazione facciate esterne ed interne 1,200,000Pavaglione sistemazione facciate esterne ed interneManutenzione e restauro palazzo malerbi 1,000,000Manutenzione e restauro palazzo malerbiLavori di adeguamento scuola materna san bernardino 100,000Lavori di adeguamento scuola materna san bernardinoAdeguamento scuola elementare san bernardino 300,000Adeguamento scuola elementare san bernardinoLavori di ristrutturazione scuola media Baracca 250,000Lavori di ristrutturazione scuola media BaraccaLavori di ristrutturazione scuola media Gherardi 250,000Lavori di ristrutturazione scuola media Gherardispostamento farmacia viale brozzi 680,000spostamento farmacia viale brozzialienazioni terreni 1,345,000alienazioni terreniSotto passo ciclopedonale Lugo Ovest 300,000Sotto passo ciclopedonale Lugo OvestInterventi di manutenzione pr l'illuminazione pubblica 100,000Interventi di manutenzione pr l'illuminazione pubblicaLavori di restauro e recupero ali museo baracca 100,000Lavori di restauro e recupero ali museo baraccaavanzo 400,058avanzoRestauro piscina 800,000Restauro piscinaavanzo LIBERO 199,942avanzo LIBEROmonetizzazione opere di laminazione 15,000monetizzazione opere di laminazioneRisezione fossi di scolo 15,000Risezione fossi di scolomonetizzazioni 220,000monetizzazioniParco del Loto 100,000Parco del Lotooneri di urbanizzazione 2,615,500oneri di urbanizzazioneAcquisti e arredi e attrezzature per le consulte 35,000Acquisti e arredi e attrezzature per le consulteAcquisto arredi e attrezzature per il servizio del provveditorato 5,000Acquisto arredi e attrezzature per il servizio del provveditoratoQuota dovuta alle confessioni religiose 90,000Quota dovuta alle confessioni religioseRestituzione costi di costruzione 135,000Restituzione costi di costruzioneManutenzione strade e ristrutturazione strade e marciapiedi comunali 190,000Manutenzione strade e ristrutturazione strade e marciapiedi comunaliSpese per la segnaletica verticale e orrizontale 100,000Spese per la segnaletica verticale e orrizontaleTrasferiment alla provincia per progettazione nuova san vitale 100,000Trasferiment alla provincia per progettazione nuova san vitaleMessa in sicurezza edifici comunali - presidi sicurezza 50,000Messa in sicurezza edifici comunali - presidi sicurezzaContributo in conto rata recupero abitativo 690,000Contributo in conto rata recupero abitativoLavori di restauro e recupero della Rocca mura 322,500Lavori di restauro e recupero della Rocca muraproventi cimiteriali 270,000proventi cimiterialiManutenzione cimiteri di città e del forese 180,000Manutenzione cimiteri di città e del foreseRestituzione rinunce loculi 90,000Restituzione rinunce loculitrasferimento da privati - FFSS 1,000,000trasferimento da privati - FFSSProgetto Lugo sud seconda fase 1,000,000Progetto Lugo sud seconda fasetrasferimento da privati - FONDAZIONE 600,000trasferimento da privati - FONDAZIONEtrasferimento da privati - HERA 2,525,000trasferimento da privati - HERATrasferimento alla Provincia di Ravenna per la nuova circonvallazione di Voltana 1,500,000Trasferimento alla Provincia di Ravenna per la nuova circonvallazione di Voltanatrasferimento regionale 400,000trasferimento regionale

venerdì 3 gennaio 2014

Quanto spende il Comune per ogni abitante?

Avere i dati in formato aperto consente di ragionare ed estrarre informazioni in modo immediato.
Per esempio si riesce a confrontare in modo visuale la spesa che ogni Comune sostiene per ciascuno dei suoi abitanti in un anno. Io mi sono divertito a fare questo confronto con i Comuni di Ravenna e Forli, prendendo i dati dai PDF di bilancio 2013 pubblicati sui rispettivi siti (Ravenna , Forli).

Il grafico è diviso in 2 parti, nella prima vi è la spesa procapite totale, nella seconda vi è la spesa procapite totale per servizio.
Il Comune di Ravenna nel 2013 ha speso poco meno di 1550 Euro per ogni cittadino mentre Forlì ha speso circa 1320 Euro.
Analizziamo più in dettaglio la spesa totale per ogni abitante :
  • La parte blu,quella preponderante, sono le 'spese correnti' cioè le spese per il funzionamento quotidiano dei servizi che il comune eroga. Per Ravenna sono circa un 15% in più che per Forlì. Le spese correnti sono costituite per la maggior parte da spese per il personale per per l'acquisto di beni/servizi.
  • La parte arancio sono le 'spese in conto capitale' cioè gli investimenti che il Comune fa per migliorare i servizi e il patrimonio. Sono circa alla pari per le 2 città. In ogni caso si nota che gli investimenti sono circa un decimo rispetto alle spese correnti.
  • La parte verde sono le spese per il rimborso di prestiti che il Comune ha chiesto nel corso degli anni. Ravenna spende molto di più di Forlì.
  • La parte rossa sono 'spese per servizio per conto terzi' , sono dei movimenti monetari che non influiscono sull’attività economica dell’ente, hanno una uguale contropartita in entrata.

Verificando la spesa di dettaglio per i servizi si nota che sia per Ravenna che per Forlì i servizi più costosi sono la gestione finanziaria (debiti dell'ente) e la gestione dei rifiuti, poi la spesa per il welfare, la viabilità , l'istruzione.
Si possono cliccare le varie parti del grafico a barre  'Spesa totale procapite 2013' per vedere come esse sono composte in 'servizi' nel grafico inferiore (si può anche fare una selezione multipla tenendo premuto CTRL e cliccando). In questo modo per esempio si può verificare su quali servizi si concentrano gli investimenti delle due città (basta cliccare la parte arancio del grafico superiore).

Per chi vuole approfondire l'argomento del confronto dei bilanci comunali c'è un interessante documento scaricabile dal sito della ragioneria dello Stato.




domenica 1 dicembre 2013

Il dataset della spesa sanitaria in Italia 2001-2010

Per elaborare i miei precedenti post riguardanti l'AUSL unica della Romagna mi sono avvalso dei dati economici scaricati dal portale del Ministero della Salute. Tali dati riguardano tuttle le AUSL italiane , li ho unificati in un singolo dataset dopo che ho 'normalizzato' la gerarchia di categorizzazione degli importi la quale è variata negli anni ; l'unificazione della gerarchia si è resa necessaria per rendere confrontabili i dati di spesa/ricavo sugli anni. Ecco una spiegazione delle colonne che compongono il dataset :

  • "file" : il nome del file .xls scaricato dal portale del ministero
  • "anno" : l'anno cui si riferisce l'importo di spesa ricavo
  • "cod reg" : il codice della regione di appartenenza dell'ASL
  • "cos ausl" : il codice della AUSL
  • "ID" : un campo calcolato come contatenazione di cod reg e cod AUSL
  • "voce" : la voce di spesa/ricavo
  • "descr reg" : il nome della regione
  • "descr ausl" : il nome dell'AUSL
  • "importo" : l'importo di spesa/ricavo in migliaia di euro
  • "liv1" : il primo livello della gerarchia a cui appartiene la "voce"
  • "liv2" : il secondo livello della gerarchia a cui appartiene la "voce"
  • "liv3" : il terzo livello della gerarchia a cui appartiene la "voce"
  • "liv4" : il quarto livello della gerarchia a cui appartiene la "voce"
  • "popolazione regione" : contiene il numero di abitanti della regione, utile se si vogliono fare analisi dei costi per abitante a livello regione

Per ogni regione il dataset contiene il conto economico di ciascuna ASL. In più, per ciascuna regione , esistono 2 conti economici 'speciali' :
  1. " accentrato regionale " : contiene spese e ricavi imputabili direttamente alla regione e non ad una unica AUSL
  2. " consolidato regionale" : contiene la somma dei conti economici delle ASL regionali più l'"accentrato regionale"
Ecco il dataset : http://www.opendatahub.it/dataset/spesa-sanitaria-italia-2001-2010

sabato 19 ottobre 2013

AUSL unica della Romagna, 10 anni di spesa sanitaria - 2. Il dettaglio

Volevo capire cos'è che ha fatto così tanto aumentare negli anni la spesa annua per abitante come si vede nel mio post precedente. Così ho creato delle semplici rappresentazioni grafiche a linee per mettere in evidenza sia la composizione di dettaglio dei costi di produzione (quali spese pesano maggiormente) , che la velocità di crescita (da confrontare magari con l'inflazione). Il grafico superiore rappresenta dunque le voci che compongono il costo di produzione annuo per abitante , il grafico inferiore rappresenta la composizione ancora più dettagliata di tali voci. In particolare il grafico superiore può essere usato come 'filtro' per il grafico inferiore, infatti se si clicca su una linea del grafico superiore allora nel grafico inferiore compariranno solo le componenti della linea cliccata.

Per tutte le AUSL è abbastanza evidente che il costo per i servizi è la parte preponderante della spesa sanitaria inoltre è anche la parte che è cresciuta con maggiore velocità (per esempio in 10 anni a Ravenna si è passati da 779 Euro a 1083 Euro per abitante all'anno, +39%). Se si entra nel dettaglio di questi costi per i servizi esplorando il grafico inferiore (basta passare col mouse sulle linee) si osserva che essi sono composti prevalentemente da costi per servizi ospedalieri, farmaceutica e 'altra assistenza' (bisognerebbe capire meglio cosa copre tale catagoria).
Tutte le componenti dei costi per i servizi sono in aumento tranne la farmaceutica.

La seconda voce più importante della spesa sanitaria riguarda il personale ospedaliero del ruolo sanitario (prevalentemente medici) che però in 10 anni è cresciuta assai meno velocemente della spesa per servizi per tuttle le AUSL. La spesa per il personale ospedaliero è almeno 10 volte più grande di quella per il peronsale amministrativo o tecnico o professionale.

La terza voce più importante è la spesa per l'acquisto di beni , anch'essa in aumento costante in tutte le AUSL. Entrando nel dettaglio di questa voce di spesa si nota che essa è composta perlopiù da costo per l'acquisto di medicinali e che tale costo è aumentato esponenzialmente; significa che per ogni abitante le medicine costano più del doppio rispetto a 10 anni fa.

Link al grafico per visualizzazione a schemo intero



giovedì 10 ottobre 2013

AUSL unica della Romagna, 10 anni di spesa sanitaria

Recentemente ho assistito ad un incontro pubblico riguardante l'ormai noto progetto di riorganizzazione della sanità romagnola. Il direttore dell'azienda sanitaria di Ravenna Dott. Des Dorides ha citato tagli per il prossimo anno all' ASL di Ravenna per 31 Milioni di Euro. Mi è venuta dunque la curiosità di capire l'ammontare della spesa sanitaria delle AUSL romagnole per metterle a confronto.

Ho quindi trovato i conti economici in formato open data (per la verità l'unico formato disponibile è .xls ) della spesa sanitaria 2001-2010 sul portale del Ministero della Salute, chiaramante mi sarebbe piaciuto arrivare fino al 2012 ma il principio di dati 'tempestivi' non è ancora stato afferrato.
L'elaborazione non è stata semplicissima poichè durante gli anni è stata variata la riclassificazione dunque ho dovuto fare un lavoro di mappatura tra vecchie voci e nuove voci. Il risultato finale dell'unificazione sono voci di bilancio a 4 livelli di dettaglio. In più ho eseguito una normalizzazione della spesa sanitaria in base al numero di abitanti di ciascuna provincia nel decennio 2001-2010 (per ripartire gli abitanti della provincia di Forli-Cesena che contiene 2 AUSL ho semplicemente diviso a metà il numero di abitanti totali, confortato in questa ripartizione dal PAL dell'AUSL di Cesena che cita una bacino di utenza di circa 200.000 abitanti).

Dal grafico si nota bene che la spesa sanitaria (voce 'costi della produzione') è cresciuta costantemente e a ritmo sostenuto per tutto il decennio (Ravenna è passata da 535 Mln a 790 Mln di Euro, Rimini da 366 a 620), evidenziando una spesa per abitante più accentuata per Cesena e Forlì rispetto a Ravenna e Rimini. Anche la spesa sanitaria per abitante è cresciuta a ritmo notevole nel decennio complice sicuramente l'invecchiamento progressivo della popolazione e probabilmente anche la mancanza di reattività del sistema sanitario ad adeguarsi mantenendo efficienza.

In ultimo, filtrando per voce di conto economico (selezionare sul filtro 'UTILE o PERDITA d ESERCIZIO') si può notare che le AUSL romagnole sono state sempre in perdita nel decennio considerato, e che la AUSL di Ravenna si è distinta in negativo su questo aspetto.

A mio avviso ad un prossimo inconto sarebbe utile che i relatori esponessero gli impatti economici della riorganizzazione basandosi su questi dati, su quali voci di bilancio andrà ad incidere maggiornmente la riorganizzazione?
Link per visualizzazione a tutto schermo, consgliato.




Link per la seconda puntata...

martedì 1 ottobre 2013

Come fare Open Data nei piccoli Comuni

Condivido un breve articolo che abbiamo scritto io e Patrizia Saggini del Comune di Anzola Emilia (ultimo suo articolo su CheFuturo) in seguito alla nostra esperienza di ‘collaborazione’ sul tema della liberazione e visualizzazione dei dati di bilancio (qui i risultati , qui la dataviz ). L’articolo è diviso in 2 parti redatte rispettivamente da Patrizia e da me.


Come fare OPEN DATA nei piccoli comuni


Da un po' di tempo si parla spesso di OPEN DATA, tanto che con 2 provvedimenti normativi (prima il decreto crescita e poi il decreto sulla trasparenza) lo stato italiano ha deciso che tutti i dati debbono essere pubblicato in un formato aperto.
Il tema e' complesso e ha risvolti che vanno dal tipo di licenza, al formato, alla piattaforma da utilizzare, ecc. e implicano aspetto giuridici e informatici,  ma in questa sede parlerò solo degli aspetti organizzativi: perché i dati non escono per magia da un database, ma debbono essere "trattati" nel modo dovuto, soprattutto in questo momento in cui il processo di pubblicazione deve ancora prendere forma.


Se si fa una breve ricerca sulla rete, salta subito all'occhio che solo i Comuni di grandi dimensioni si sono cimentati con questo tema; e i comuni piccoli?
Ricordiamoci sempre che su un totale di poco più di 8000 Comuni italiani, l'80% ha una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, e quindi si parla di realtà medio piccole.


Come può fare un piccolo comune a cimentarsi con gli OPEN DATA?
Proverò a dare alcune indicazioni: come si fa per una ricetta di cucina, ecco quali possono essere gli ingredienti:
  1. innanzitutto un progetto e un referente definito (non dimentichiamoci che ogni ente può avere le migliori intenzioni, ma se non c'e qualcuno che conduce il gioco, difficilmente l'obiettivo verra' raggiunto)
  2. un referente per ciascun settore, perché i cambiamenti non si fanno da soli, ma insieme alla struttura (ci vuole più tempo, ma fa crescere l'organizzazione)
  3. un po' di formazione non guasta, perché comunque una minima base teorica e' necessaria
  4. un censimento delle basi dati da cui estrarre ciò che ci serve, sapendo come possiamo utilizzarle ai nostri fini
  5. la collaborazione di qualcuno (Comune capoluogo? Provincia? Regione?) per la pubblicazione dei dati (difficilmente un piccolo Comune può investire risorse in costose piattaforme o siti tematici)
  6. e per ultimo, ma non per ultimo, occorre darsi uno sguardo intorno, cercando i software free che danno modo di rappresentare i dati: e' vero che stiamo parlando della pubblicazione dei dati in formato "grezzo", ma e' anche vero che i dati sono patrimonio dei cittadini, che hanno anche il diritto di leggerli e capirli con facilita'.


Ed ecco che il gioco e' fatto!


Meno male che ad un certo punto di questa avventura anche la rete mi ha dato una mano, perché sono entrata in contatto con un "civic hacker" (sembra una brutta parola, ma tranquilli, non fa male a nessuno!), che mi ha fatto conoscere un modo veloce e abbastanza facile per rappresentare i dati di bilancio.


I risultati sono pubblicati in questa pagina, e a breve pubblicheremo tutti i dati di bilancio (preventivo e consuntivo) dal 2011 al 2013 sul portale della Regione Emilia Romagna, con cui abbiamo sottoscritto un accordo.



Come un piccolo Comune può entrare in contatto con un civic hacker


Ma poi cos’è un civic hacker? Cito una delle definizioni che si può trovare qui http://www.codeforamerica.org/2013/06/07/defining-civic-hacking/, quella che a me piace di più : “Civic hacker sono persone che lavorano insieme in modo rapido e creativo per fare delle loro città luoghi migliori per tutti”
Ecco penso che ci sia molto bisogno di ‘civic hacking’ nelle nostre città, nei nostri paesi, nei nostri territori. E’ una nuova forma di impegno civico e credo che anche le piccole comunità possano avere vantaggio nell’alimentare questo tipo di partecipazione.
Nell’ambito dell’open government poi, le amministrazioni di piccole realtà , che magari stentano a trovare budget per progetti in questo campo, hanno fortemente bisogno di coinvolgere pezzi di società civile che abbiano qualche competenza in merito. Ma come possono farlo? Ecco come la vedo io :


  1. Individuando, all’interno dell’ amministrazione, persone che abbiano la giusta sensibilità per i temi della trasparenza, della partecipazione, dei dati aperti. Degli innovatori, a prescindere dal loro mansionario, cui affidare lo sviluppo di relazioni con il variegato mondo degli hacker civici.


  1. Cercando e tessendo connessioni con i gruppi e le associazioni, quanto più locali possibili, che si occupano in qualche modo di nuove tecnologie. Ritengo che , ad esempio, da un LUG (Linux User Group) di una cittadina possano nascere interessanti idee di civic hacking.


  1. Presidiando i network e i canali in rete che si occupano di dati aperti e di open government, in questi gruppi ci sono persone che possono aiutare lo sviluppo delle idee che una amministrazione vorrebbe realizzare. Un esempio perfetto è il gruppo di Spaghetti Open Data


  1. Favorendo tutte le iniziative locali (aggregative, formative, ludiche, etcc…) che hanno una cifra innovativa, cercando in questo modo di coltivare e di far crescere nella popolazione la propensione all’innovazione che sarà dei futuri ‘civic hackers’


Il lavoro di apertura della PA che è necessario se si vuole progredire sui temi di  trasparenza, dati aperti, partecipazione legati alle nuove tecnologie, è di sicuro un lavoro lungo e complesso, soprattutto in piccole realtà dove il digital divide frena questo tipo di innovazione; credo però che lo sforzo debba essere compiuto perchè dietro a queste innovazioni si nasconde un valore notevole per tutti.