sabato 19 ottobre 2013

AUSL unica della Romagna, 10 anni di spesa sanitaria - 2. Il dettaglio

Volevo capire cos'è che ha fatto così tanto aumentare negli anni la spesa annua per abitante come si vede nel mio post precedente. Così ho creato delle semplici rappresentazioni grafiche a linee per mettere in evidenza sia la composizione di dettaglio dei costi di produzione (quali spese pesano maggiormente) , che la velocità di crescita (da confrontare magari con l'inflazione). Il grafico superiore rappresenta dunque le voci che compongono il costo di produzione annuo per abitante , il grafico inferiore rappresenta la composizione ancora più dettagliata di tali voci. In particolare il grafico superiore può essere usato come 'filtro' per il grafico inferiore, infatti se si clicca su una linea del grafico superiore allora nel grafico inferiore compariranno solo le componenti della linea cliccata.

Per tutte le AUSL è abbastanza evidente che il costo per i servizi è la parte preponderante della spesa sanitaria inoltre è anche la parte che è cresciuta con maggiore velocità (per esempio in 10 anni a Ravenna si è passati da 779 Euro a 1083 Euro per abitante all'anno, +39%). Se si entra nel dettaglio di questi costi per i servizi esplorando il grafico inferiore (basta passare col mouse sulle linee) si osserva che essi sono composti prevalentemente da costi per servizi ospedalieri, farmaceutica e 'altra assistenza' (bisognerebbe capire meglio cosa copre tale catagoria).
Tutte le componenti dei costi per i servizi sono in aumento tranne la farmaceutica.

La seconda voce più importante della spesa sanitaria riguarda il personale ospedaliero del ruolo sanitario (prevalentemente medici) che però in 10 anni è cresciuta assai meno velocemente della spesa per servizi per tuttle le AUSL. La spesa per il personale ospedaliero è almeno 10 volte più grande di quella per il peronsale amministrativo o tecnico o professionale.

La terza voce più importante è la spesa per l'acquisto di beni , anch'essa in aumento costante in tutte le AUSL. Entrando nel dettaglio di questa voce di spesa si nota che essa è composta perlopiù da costo per l'acquisto di medicinali e che tale costo è aumentato esponenzialmente; significa che per ogni abitante le medicine costano più del doppio rispetto a 10 anni fa.

Link al grafico per visualizzazione a schemo intero



giovedì 10 ottobre 2013

AUSL unica della Romagna, 10 anni di spesa sanitaria

Recentemente ho assistito ad un incontro pubblico riguardante l'ormai noto progetto di riorganizzazione della sanità romagnola. Il direttore dell'azienda sanitaria di Ravenna Dott. Des Dorides ha citato tagli per il prossimo anno all' ASL di Ravenna per 31 Milioni di Euro. Mi è venuta dunque la curiosità di capire l'ammontare della spesa sanitaria delle AUSL romagnole per metterle a confronto.

Ho quindi trovato i conti economici in formato open data (per la verità l'unico formato disponibile è .xls ) della spesa sanitaria 2001-2010 sul portale del Ministero della Salute, chiaramante mi sarebbe piaciuto arrivare fino al 2012 ma il principio di dati 'tempestivi' non è ancora stato afferrato.
L'elaborazione non è stata semplicissima poichè durante gli anni è stata variata la riclassificazione dunque ho dovuto fare un lavoro di mappatura tra vecchie voci e nuove voci. Il risultato finale dell'unificazione sono voci di bilancio a 4 livelli di dettaglio. In più ho eseguito una normalizzazione della spesa sanitaria in base al numero di abitanti di ciascuna provincia nel decennio 2001-2010 (per ripartire gli abitanti della provincia di Forli-Cesena che contiene 2 AUSL ho semplicemente diviso a metà il numero di abitanti totali, confortato in questa ripartizione dal PAL dell'AUSL di Cesena che cita una bacino di utenza di circa 200.000 abitanti).

Dal grafico si nota bene che la spesa sanitaria (voce 'costi della produzione') è cresciuta costantemente e a ritmo sostenuto per tutto il decennio (Ravenna è passata da 535 Mln a 790 Mln di Euro, Rimini da 366 a 620), evidenziando una spesa per abitante più accentuata per Cesena e Forlì rispetto a Ravenna e Rimini. Anche la spesa sanitaria per abitante è cresciuta a ritmo notevole nel decennio complice sicuramente l'invecchiamento progressivo della popolazione e probabilmente anche la mancanza di reattività del sistema sanitario ad adeguarsi mantenendo efficienza.

In ultimo, filtrando per voce di conto economico (selezionare sul filtro 'UTILE o PERDITA d ESERCIZIO') si può notare che le AUSL romagnole sono state sempre in perdita nel decennio considerato, e che la AUSL di Ravenna si è distinta in negativo su questo aspetto.

A mio avviso ad un prossimo inconto sarebbe utile che i relatori esponessero gli impatti economici della riorganizzazione basandosi su questi dati, su quali voci di bilancio andrà ad incidere maggiornmente la riorganizzazione?
Link per visualizzazione a tutto schermo, consgliato.




Link per la seconda puntata...

martedì 1 ottobre 2013

Come fare Open Data nei piccoli Comuni

Condivido un breve articolo che abbiamo scritto io e Patrizia Saggini del Comune di Anzola Emilia (ultimo suo articolo su CheFuturo) in seguito alla nostra esperienza di ‘collaborazione’ sul tema della liberazione e visualizzazione dei dati di bilancio (qui i risultati , qui la dataviz ). L’articolo è diviso in 2 parti redatte rispettivamente da Patrizia e da me.


Come fare OPEN DATA nei piccoli comuni


Da un po' di tempo si parla spesso di OPEN DATA, tanto che con 2 provvedimenti normativi (prima il decreto crescita e poi il decreto sulla trasparenza) lo stato italiano ha deciso che tutti i dati debbono essere pubblicato in un formato aperto.
Il tema e' complesso e ha risvolti che vanno dal tipo di licenza, al formato, alla piattaforma da utilizzare, ecc. e implicano aspetto giuridici e informatici,  ma in questa sede parlerò solo degli aspetti organizzativi: perché i dati non escono per magia da un database, ma debbono essere "trattati" nel modo dovuto, soprattutto in questo momento in cui il processo di pubblicazione deve ancora prendere forma.


Se si fa una breve ricerca sulla rete, salta subito all'occhio che solo i Comuni di grandi dimensioni si sono cimentati con questo tema; e i comuni piccoli?
Ricordiamoci sempre che su un totale di poco più di 8000 Comuni italiani, l'80% ha una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, e quindi si parla di realtà medio piccole.


Come può fare un piccolo comune a cimentarsi con gli OPEN DATA?
Proverò a dare alcune indicazioni: come si fa per una ricetta di cucina, ecco quali possono essere gli ingredienti:
  1. innanzitutto un progetto e un referente definito (non dimentichiamoci che ogni ente può avere le migliori intenzioni, ma se non c'e qualcuno che conduce il gioco, difficilmente l'obiettivo verra' raggiunto)
  2. un referente per ciascun settore, perché i cambiamenti non si fanno da soli, ma insieme alla struttura (ci vuole più tempo, ma fa crescere l'organizzazione)
  3. un po' di formazione non guasta, perché comunque una minima base teorica e' necessaria
  4. un censimento delle basi dati da cui estrarre ciò che ci serve, sapendo come possiamo utilizzarle ai nostri fini
  5. la collaborazione di qualcuno (Comune capoluogo? Provincia? Regione?) per la pubblicazione dei dati (difficilmente un piccolo Comune può investire risorse in costose piattaforme o siti tematici)
  6. e per ultimo, ma non per ultimo, occorre darsi uno sguardo intorno, cercando i software free che danno modo di rappresentare i dati: e' vero che stiamo parlando della pubblicazione dei dati in formato "grezzo", ma e' anche vero che i dati sono patrimonio dei cittadini, che hanno anche il diritto di leggerli e capirli con facilita'.


Ed ecco che il gioco e' fatto!


Meno male che ad un certo punto di questa avventura anche la rete mi ha dato una mano, perché sono entrata in contatto con un "civic hacker" (sembra una brutta parola, ma tranquilli, non fa male a nessuno!), che mi ha fatto conoscere un modo veloce e abbastanza facile per rappresentare i dati di bilancio.


I risultati sono pubblicati in questa pagina, e a breve pubblicheremo tutti i dati di bilancio (preventivo e consuntivo) dal 2011 al 2013 sul portale della Regione Emilia Romagna, con cui abbiamo sottoscritto un accordo.



Come un piccolo Comune può entrare in contatto con un civic hacker


Ma poi cos’è un civic hacker? Cito una delle definizioni che si può trovare qui http://www.codeforamerica.org/2013/06/07/defining-civic-hacking/, quella che a me piace di più : “Civic hacker sono persone che lavorano insieme in modo rapido e creativo per fare delle loro città luoghi migliori per tutti”
Ecco penso che ci sia molto bisogno di ‘civic hacking’ nelle nostre città, nei nostri paesi, nei nostri territori. E’ una nuova forma di impegno civico e credo che anche le piccole comunità possano avere vantaggio nell’alimentare questo tipo di partecipazione.
Nell’ambito dell’open government poi, le amministrazioni di piccole realtà , che magari stentano a trovare budget per progetti in questo campo, hanno fortemente bisogno di coinvolgere pezzi di società civile che abbiano qualche competenza in merito. Ma come possono farlo? Ecco come la vedo io :


  1. Individuando, all’interno dell’ amministrazione, persone che abbiano la giusta sensibilità per i temi della trasparenza, della partecipazione, dei dati aperti. Degli innovatori, a prescindere dal loro mansionario, cui affidare lo sviluppo di relazioni con il variegato mondo degli hacker civici.


  1. Cercando e tessendo connessioni con i gruppi e le associazioni, quanto più locali possibili, che si occupano in qualche modo di nuove tecnologie. Ritengo che , ad esempio, da un LUG (Linux User Group) di una cittadina possano nascere interessanti idee di civic hacking.


  1. Presidiando i network e i canali in rete che si occupano di dati aperti e di open government, in questi gruppi ci sono persone che possono aiutare lo sviluppo delle idee che una amministrazione vorrebbe realizzare. Un esempio perfetto è il gruppo di Spaghetti Open Data


  1. Favorendo tutte le iniziative locali (aggregative, formative, ludiche, etcc…) che hanno una cifra innovativa, cercando in questo modo di coltivare e di far crescere nella popolazione la propensione all’innovazione che sarà dei futuri ‘civic hackers’


Il lavoro di apertura della PA che è necessario se si vuole progredire sui temi di  trasparenza, dati aperti, partecipazione legati alle nuove tecnologie, è di sicuro un lavoro lungo e complesso, soprattutto in piccole realtà dove il digital divide frena questo tipo di innovazione; credo però che lo sforzo debba essere compiuto perchè dietro a queste innovazioni si nasconde un valore notevole per tutti.

domenica 22 settembre 2013

Come spende i soldi il Comune di Ravenna?

In occasione del recente #romagnacamp tenutosi il 6-7 Settembre a Marina Romea, come caso di studio (qui le slide del mio intervento) , ho elaborato una visualizzazione dei dati di spesa del bilancio preventivo 2013 del Comune di Ravenna; per l'occasione sono stato aiutato nella fase di scraping dall'organizzatrice dell'evento Alessandra Farabegoli.
Il caso del Comune di Ravenna è stato particolarmente significativo di quanto ancora occorra migliorare l'apertura dei dati dei nostri Comuni per renderli utili. Infatti, come per i casi di Lugo e Bagnacavallo, i dati di bilancio di Ravenna sono racchiusi in un PDF che, nel caso specifico , non è nemmeno esportabile facilmente in un file di testo per ricavarne un csv.... tanto che Alessandra ha preferito trascrivere a mano i dati.
Il risultato finale di tale sforzo congiunto è una visualizzazione che utilizza lo stesso schema già provato su Lugo e Bagnacavallo e che consente di capire meglio la struttura dei costi in questione.
Al solito la visualizzazione che ritengo più interessante è quella che categorizza i costi per SERVIZIO in quanto consente di avere una percezione visiva immediata di quali sono i costi sostenuti dal Comune per fornire servizi ai cittadini e della loro grandezza relativa.
Come già evidenziato nei post precedenti la visualizzazione è interattiva e quindi navigabile e indagabile fino al livello di dettaglio più preciso disponibile. Se si vuole entrare nel dettaglio di una 'bolla' basta seguire i passi:
- cliccare sulla bolla
- cliccare sull'icona 'view data'
- cliccare sul tab 'Underlying'
- scegliere 'show all columns'
Inoltre i dati grezzi che stanno dietro alla visualizzazione sono scaricabili direttamente con il tasto 'Export' che si trova in basso a destra nel grafico.


lunedì 9 settembre 2013

21 facili passi per collegarsi al wi-fi libero nella piazza di Lugo

Lo ammetto,ero stato ottimista, non avevo letto le istruzioni .....
Il comune di Lugo ha attuato la lodevole iniziativa di rendere 'libero' l'uso del wifi in piazza Trisi e nel Pavaglione.
Siccome ne avevo sentito parlare,questa sera ne ho provato l'utilizzo con il mio smartphone. Non è andato tutto liscio....ma dopo 21 facili passi sono riuscito a collegarmi.
Ecco dunque 'come lo feci'.



1. Il telefono si collega correttamente all'antenna wifi.
2. Apro il browser e mi viene proposta la pagina di login (diversa da quella indicata nel manuale) :


3. Clicco subito il 'Login con FedERa' .
4. Mi viene proposto di scegliere con quale ente voglio autenticarmi (anche questo nelle istruzioni non c'è...). Visto che nel campo non si può digitare, scorro il lunghissimo elenco (circa 250 voci) che parte da 'Comune di Agazzano' e comprende 'Comune di Albareto'.... 'Comune di Ligonchio' .'Provincia di Bologna', 'Provinvia di Ravenna'...... Ma di 'Comune di Lugo' nessuna traccia....
5. Penso che magari il servizio non è ancora completamente attivo e dunque torno alla pagina precedente (quella in figura) , quella dove c'è scritto anche 'Accedi temporaneamente con un SMS!,clicca su login e nella schermata successiva  segui le istruzioni'. E' quello che fa per me!
6. Clicco dunque per loggarmi temporaneamente con un SMS. Ma nella pagina successiva  non c'è nessuna opzione che mi permetta di farlo....
7. Quando sto per rinunciare subisco una folgorazione. Ma certo!!! Dovevo scegliere 'Unione dei comuni della Bassa Romagna'!!!. Soddisfatto per la mia scaltrezza clicco su 'Ottieni una utenza definitiva..'  e nel lunghissimo elenco di enti di autenticazione scorro fino alla lettera 'U' dove trovo la voce che cercavo. Clicco 'Unione dei Comuni della Bassa Romagna' fiducioso che mi verrà chiesto il solo codice fiscale e numero di cellulare (ho anche scelto l'ente di autenticazione, sapranno che il mio codice fiscale risiede a Lugo e magari mi manderanno un SMS per attivare il tutto)
8. Mi viene invece proposto un form di registrazione nel quale mi viene richiesto di riempire 13 campi obbligatori : username, mail, conferma e-mail, password,...., domanda di recupero password,.... nome, cognome, data di nascita.... luogo, codice fiscale. Compilo tutto e sentendo la meta ormai vicina vado anche oltre indicando pure città di residenza e città di domicilio nei campi opzionali.
9. Invio il form ma il sistema mi dice che ho sbagliato qualcosa nell'indicare residenza e domicilio, dovevo indicare pure la via e non solo la città! Avessi avuto qualche suggerimento in merito...
10. Rimedio al mio inconsapevole errore e invio di nuovo il form. Successo!!! Mi verrà inviata una mail contenente le mie credenziali come promemoria.
11. Provo dunque a navigare in internet ed ecco comparire un fatale errore di 'Eccezione non gestita' :

12. Da bravo utente cosciente e sapendo cosa significhi sviluppare applicazioni compilo il form per riportare l'errore in modo che il team di sviluppo migliori il software. Per essere sicuro che arrivi a destinazione attivo la connessione dati 3G del mio telefonino, visto che il wifi della piazza proprio non mi riesce di usarlo.
13. Invio la segnalazione di errore cliccando sull'apposito tasto ma l'operazione non ha successo... La pagina rimane così com'è.
14. A questo punto mi viene in mente che forse il mio errore è stato quello di non fornire il numero di cellulare anche se non era una informazione obbligatoria. Torno indietro e nel form indico il mio numero di cellulare per fare un 'upgrade' del mio grado di affidabilità. Mi viene inviato di conseguenza una codice via SMS.
15. Inserisco con successo il codice ricevuto via SMS.
16. Riprovo la navigazione in internet , di nuovo ottengo 'Eccezione non gestita'.
17. A questo punto , un po' scoraggiato, decido di temporaggiare. Nella ferma determinazione di riuscire a combinare qualcosa partorisco un ragionamento un po' nerd, penso che magari se faccio passare un po' di tempo la mia sessione scade e tutto si risolve. Vado quindi a fare una passeggiata  alla festa nel Rione Brozzi in via Mazzini dove posso apprezzare una bella esecuzione di 'Sultans of swing' dei Dire Straits da parte di una band durante il loro sound-check.
18. Torno in piazza ma non provo subito, attendo ancora qualche minuto. Dopodichè tento nuovamente la navigazione in internet. Mi compare una nuova schermata di login di FedERa ,diversa da quella precedente (con 3 tasti grandi), che mi chiede di cliccare su uno dei tasti se sono un utente già registrato. Clicco e mi compare un campo di scelta, questa volta comprendente anche il 'Comune di Lugo'.
19. Clicco di nuovo e arrivo in una pagina che mostra i dati del mio profilo, quelli che ho faticosamente inserito mezz'ora prima. Da questa pagina non si può confermare di voler navigare.
20. Intuendo che qualcosa può essere cambiato rispetto alla situazione precedente resetto il browser e ricomincio da zero la navigazione.
21. Arrivo alla pagina www.google.it. Finalmente ha funzionato.
Tornando a casa immagino meravigliosi servizi basati su open data che il Comune potrà erogare per mezzo del wi-fi della piazza , dopo che chi ha creato la procedura di autenticazione (immagino Lepida ) avrà capito qualcosa di UX.


giovedì 15 agosto 2013

Ancora sull'AUSL, mortalità e posti letto

Come esercizio per il laboratorio di un corso che sto seguendo https://www.coursera.org/course/maps ho preparato una mappa che confronta il tasso di mortalità delle varie province italiane con il numero di posti letto disponibili. Mi interessava indagare se ci fosse qualche correlazione tra le due grandezze, perciò ho cercato un po' di open data dai vari siti governativi per metterli su mappe tematiche.
Ecco il risultato : http://www.arcgis.com/apps/Compare/storytelling_compare/index.html?appid=140f229657e54c2ead4c3ce18077224b

E' abbastanza evidente che il tasso di mortalità e il numero di letti per abitante non sono grandezze altamente correlate, perciò deduco che nella progettazione della capacità ospedaliera non si tenga conto della mortalità dell'area. D'altro canto non si può neanche concludere che in generale dove ci sono pochi posti letto la mortalità sia superiore.
Si osserva abbastanza chiaramente che nel centro Italia vi è un basso numero di posti letto in relazione alla mortalità, sarebbe curioso capire se i tagli ai posti letto decisi dalla spending review avranno un impatto superiore in queste aree.

sabato 3 agosto 2013

L'AUSL unica della Romagna

In seguito ai tagli alla spesa pubblica imposti dal governo Monti, da Gennaio 2014 vi sarà una profonda riorganizzazione degli ospedali di Ravenna Faenza e Lugo. I 3 plessi verranno in sostanza 'uniti' funzionalmente e sarà diminuito il numero totale dei posti letto (da 4,6 a 3,7 posti letto x 1000 abitanti).
Qui un articolo in merito : http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/38083/l-ausl-taglia-personale-e-posti-letto3-assunzioni-ogni-10-pensionamenti.html.
Per capirci qualcosa in più ho esplorato un po' l'area Open Data del ministero della salute dove sono presenti alcuni dataset . I dati sono di buona qualità e abbastanza coerenti sebbene il numero di dataset sia scarso.
In ogni modo, a partire dai 2 dataset Posti letto per struttura , Corrispondenza ASL-Comuni ho messo insieme qualche elaborazione grafica.

Il numero di 3,7 posti letto x 1000 abitanti è determinato dal decreto Balduzzi , in tale decreto non vi è menzione di quale sia la ratio che ha portato alla determinazione di tale numero, sarebbe utile saperlo anche perchè non esistono standard internazionali per determinare il fabbisogno ottimale. A questo proposito si può leggere un interessante pubblicazione sul sito dell' Organizzazione Mondiale della Sanità  che evidenzia sia il fatto che il numero di letti non è un indicatore che da solo determina l'efficacia del sistema sanitario  , sia che il fabbisogno di posti letto per abitante è determinato da numerosi fattori legati al territorio e alla demografia (per questo motivo il numero '3,7' uniforme per tutta l'Italia mi suona alquanto approssimativo).
Ecco dunque la mappa dei Comuni italiani 'colorati' per evidenziare ,in gradazioni rosse, le aree con meno di 3,7 letti x 1000 abitanti e in gradazioni verdi le aree con più di 3,7 letti x 1000 abitanti. La mappa è stata creata con Google Fusion Tables ed è esplorabile e cliccabile per capire meglio i dati utilizzati (link per visualizzarla a tutto schermo)

A seguire ecco la mappa degli ospedali utilizzati per il calcolo dei posti letto come dal dataset del Ministero della Salute (link per visualizzarla a tutto schermo) :
Infine ecco un link alla mappa World Bank del numero di posti letto per 1000 abitanti nel mondo

Come ulteriore chiarimento nella interpretazione dei dati ecco la mappa della densità di posti letto per singola AUSL in cui invece dei confini territoriali dei Comuni si vedono i confini territoriali della AUSL (link per visualizzazione a tutta pagina):
 

Infine ecco un esperimento , sempre sugli stessi dati, che prende in considerazione l'ipotesi di una suddivisione amministrativa territoriale alternativa alle regioni e alle province  che prevede 36 dipartimenti (link per visualizzazione a tutta pagina):

Confrontanto le ultime 2 visualizzazioni occorre fare attenzione a non interpretare male a causa del MAUP bias....

martedì 16 luglio 2013

Il bilancio preventivo 2013 del Comune di Lugo , le uscite

A fine Giugno anche il Comune di Lugo ha pubblicato il bilancio preventivo 2013 : http://www.comune.lugo.ra.it/Comune/Documenti-e-Progetti/Bilancio/Anno-2013.

Anche in questo caso ho 'liberato' i dati dal PDF e creato la stessa elaborazione già effettuata per il bilancio del Comune di Bagnacavallo : http://public.tableausoftware.com/views/Bilancio2013Lugo-Uscite/PerServizio
Purtroppo in questo caso manca il dettaglio ultimo delle spese (che nel bilancio di Bagnacavallo era presente), cioè la gerarchia si ferma all' INTERVENTO. Questo fa capire quanta strada ci sia ancora da fare sulla standardizzazione della pubblicazione dei dati, 2 Comuni facenti parte della stessa Unione di Comuni pubblicano i bilanci in modi diversi....

Venendo al contenuto dei grafici ritengo che la visualizzazione più interessante sia quella per SERVIZIO nella quale mi colpiscono la spesa per lo smaltimento rifiuti e per le farmacie (sui 52 Mln di Euro del totale delle uscite sono rispettivamente il 12% e il 7%).
Grazie alla visualizzazione ciascuno è libero di indagare e cercare i dati che più interessano, se si vuole entrare nel dettaglio di una 'bolla' basta seguire i passi:
- cliccare sulla bolla
- cliccare sull'icona 'view data'
- cliccare sul tab Underlying
- scegliere 'show all columns'


domenica 23 giugno 2013

Il bilancio preventivo 2013 del Comune di Bagnacavallo , le entrate

Come si finanzia il Comune? In questo caso la gerarchia delle voci di bilancio è la seguente : TITOLO -> CATEGORIA -> RISORSA -> CAPITOLO - DETTAGLIO.
In questo caso la gerarchia non aiuta ad analizzare approfonditamente le voci in quanto CATEGORIA RISORSA E CAPITOLO hanno valori uguali.
Dunque le visualizzazioni alternative che danno informazione sono per TITOLO , per CAIPTOLO e per DETTAGLIO

Per Titolo : si nota che le entrate tributarie rappresentano più del 50% dei 21 Milioni totali di entrate. A seguire le entrate derivanti da prestiti (15% del totale)

Per Capitolo: è evidente che le imposte (in cui l'IMU è preponderante) e le tasse sono la principale fonte di finanziamento.Differenza tra imposte e tasse


Per Dettaglio : in questa visualizzazione l'importanza dell'IMU è subito apprezzabile, insieme alle anticipazioni di cassa (prestiti) e la tassa di smaltimento rifiuti (che ,stando al grafico delle uscite, viene usata in toto per pagare il contratto di servizio smaltimento)

E' evidente che le imposte siano la principale fonte di finanziamento per le casse comunali In particolare l'IMU rappresenta la parte preponderante degli introiti (circa il 30% della somma di tutte le poste di bilancio)


martedì 4 giugno 2013

Il bilancio preventivo 2013 del Comune di Bagnacavallo , le uscite

Il Comune di Bagnacavallo ha recentemente pubblicato il bilancio di previsione 2013 :
http://www.comune.bagnacavallo.ra.it/Comune/Atti-Amministrativi/Bilancio/2013/Bilancio-anno-2013

Purtroppo la pagina sopra menzionata è un tipico esempio di dato 'chiuso', i dati interessanti sono imprigionati in file PDF , quando non addirittura in PDF frutto di scanner...

Fortunatamente il bilancio analitico è un PDF strtturato e non una scansione, dunque sono riuscito a 'liberare' i dati contenuti in esso per dimostrare come un set di dati aperto (http://datahub.io/it/dataset/bil-prev-2013-bagna) aiuti a spiegare, meglio che in 100 conferenze, come vengono spesi i soldi della comunità.

Ecco il risultato in rappresentazione grafica , in sostanza si tratta di una serie di visualizzazioni che mostrano come è suddiviso l'ammontare totale della spesa (circa 21 milioni di Euro) sotto vari punti di vista (per titolo, per funzione, per servizio, per intervento, per dettaglio):

http://public.tableausoftware.com/views/Bilancio2013Bagnacavallo-Uscite/TabellaDettaglio

Personalmente , la cosa che ho trovato più saliente è l'ammontare della spesa per il servizio smaltimento rifiuti, non penso che,anche con buona volontà, leggendo le 80 pagine del bilancio in PDF mi sarei accorto che più del 10% (!!!!) della spesa annuale del Comune serve a questo.




L'albo pretorio

Ritengo che l'albo pretorio (http://it.wikipedia.org/wiki/Albo_pretorio)sia uno strumento utile poichè contiene le decisioni del consiglio e della giunta oltre che le ordinanze che riguardano tutti i cittadini.Può essere un veicolo di partecipazione oltre che di trasparenza. Lo si trova su tutti i siti delle pubbliche amministrazioni ma in forma a mio avviso poco fruibile, per questo ho implementato un piccolo software che quotidianamente riporta il contenuto dell'albo su fb cercando di renderlo più 'vivo'.

http://www.facebook.com/AlboPretorioBassaRomagna

 Anche su twitter : https://twitter.com/BassaRomagna

Il codice che fa lo scraping dal sito dei comuni si trova qui https://scraperwiki.com/profiles/eccoilmoro/ , chiunque può creare una applicazione che interroga l'albo pretorio 'scrapperizzato'

Il codice che fa il posting su fb e twitter si trova qui :  https://github.com/eccoilmoro

Il bilancio 2012 del Comune di Lugo

Il bilancio di un Comune non è certo una cosa facilissima da comprendere. 'Aprire' i dati del bilancio,come ho fatto con i dati del Comune di Lugo che erano imprigionati in un PDF, aiuta ai cittadini a farsi un idea su come vengono spesi i soldi di tutti, per esempio perchè a qualcuno potrebbe venire in mente di farci un bel grafico chiarificatore.

Qui si può trovare il dataset che ho 'estratto' dal PDF : http://datahub.io/it/dataset/bilanciolugo2012

E qui qualche rappresentazione grafica  : http://openspending.org/bil_lugo_2012_spesa/views/bilancio-preventivo-2012-comune-di-lugo